I food standard sono l’insieme di norme, standard, regolamenti e talvolta abitudini adottate volontariamente dalle aziende per la gestione della catena agroalimentare.
Questi dettami non si riferiscono solamente alla produzione alimentare, ma nel tempo, sono stati redatti regolamenti per tutti gli anelli della catena. Dalla produzione primaria, produzione dei MOCA, attività di logistica e di commercializzazione.
Nell’ultimi due anni gli aggiornamenti del Codex Alimentarius, della norma ISO/TS 22003, requisiti per gli organismi che forniscono valutazione e certificazione di prodotti, processi e servizi, compresi gli audit del sistema di sicurezza alimentare, e della continua applicazione dei sistemi HARPC, Hazard Analysis and Risk-Based Preventive Control, hanno portato una spinta Risk Based a tutti il settore.
Di conseguenza, spesso irresponsabilmente, i food standard subiscono un continuo, con l’ambizione di essere a tutela dei mercati, e soprattutto dei consumatori.
Food defense, Food fraud, cultura per la sicurezza alimentare, audit non annunciati nel triennio di certificazione, sono solamente state alcune delle novità introdotte negli ultimi anni dagli standard food, per coprire le lacune, dei requisiti obbligatori per il settore alimentare.
Nel proseguo dell’articolo vedremo quali sono le motivazioni principali per i quali gli standard food subiscono continui aggiornamenti.
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Le principali norme e standard alimentare volontari
I principali food standard richiesti dai mercati possono essere suddivisi nel seguente elenco:
- Settore primario: Global Gap, GMP+;
- Industria alimentare: BRCGS Food, IFS Food, SQF, FSSC 22000;
- Industria dei MOCA: BRCGS Packaging and Materials, IFS PacSecure, FSSC 22000;
- Logistica: BRCGS Storage and Distribution, IFS Logistics, FSSC 22000;
- Agenzia: BRCGS Agents and Brokers, IFS Broker, FSSC 22000;
- Negozi: BRCGS Retail, IFS Wholesale & Cash and Carry.
L’elenco ovviamente non è esaustivo, sono stati inseriti quelli, in ambito alimentare, più adottati, rischiati e riconosciuti dal Global Food Safety Initiative, GFSI.
Vista la mole dei requisiti, le organizzazioni che si sono trovate più in difficoltà, sono state quelle con implementazione integrate, costrette a rivedere la propria documentazione svariate volte.
Principali motivazioni delle modifiche degli standard food
La risposta al quesito: perché id food standard vengono costantemente aggiornati, è semplice. Perché devono stare al passo con la situazione attuale dei mercati per dar modo alle aziende di assicurare massimi livelli di sicurezza, qualità e legalità alimentare.
Come abbiamo potuto vedere, il mondo dei food standard è molto nutrito, ogni comparto ha requisiti volontari che possono essere utili per la sua organizzazione, molti di questi, derivanti dei grandi mercati della grande distribuzione organizzata.
Infatti i ‘mondi’ BRCGS, British retail Consortium, ed IFS, International Fuatured Standard, comprendono la gran parte dei capitolati, requisiti di certificazione inerenti alla standard food, in quando essendo consorzi ed organizzazioni della grande distribuzione, dimostrano un forte impegno nei confronti del proprio brand e della salute dei propri clienti.
Gli ultimi anni hanno visto una mutazione dei mercati globali impressionante. Questa non ha riguardato solamente la commercializzazione degli alimenti intesi come prodotto finito, ma ha colpito anche le catene di approvvigionamento.
La necessità di apportare delle modifiche di approccio sono dovute a tre principali motivazioni:
- Pandemia.
- Guerra in Ucraina.
- Innalzamento climatico.
Questi fattori hanno contribuito all’innalzamento dei costi di produzione, dovuti all’energia, ma anche alla scarsità di materie prime. Favorendo in molti casi attività illecite da parte delle organizzazioni, o il mancato rispetto dei processi, nell’intento di sopperire alle necessità delle richieste.
Il risultato di tutto ciò ha visto l’ingresso sui mercati di alimenti ad un costo maggiore con una minore sicurezza e qualità.
A testimonianza di ciò sono le varie allerte alimentari degli ultimi periodi, uova con presenza di salmonelle, salumi con listeria e salmonella, ma anche richiami dovuti a corpi estranei in cioccolatini ed altri, oppure a ritrovamenti di contaminanti chimici negli alimenti.
Se nel primo caso uova, salumi, si può pensare al non rispetto di processi atti alla ‘bonifica’ da patogeni, gli altri due sono legati ad un pericolo emergente, le infestazioni.
Infatti causa anche l’innalzamento climatico, o la mancata corretta gestione delle industrie alimentari nei periodi di chiusura per la pandemia, l’aumento di casi di infestazione risulta essere un problema molto serio.
Di conseguenza molti attori della catena alimentare hanno impiegato sostanze chimiche vietate o non han rispettato le modalità di utilizzo, finendo per contaminare gli alimenti.
Food standard: come poter rimanere aggiornato
La verifica che il proprio sistema alimentare sia aggiornato ai requisiti applicabili, è uno degli obblighi dell’OSA, che deve definire la migliore ed efficace modalità di monitoraggio delle fonti.
Le organizzazioni certificate con gli standard GFSI, BRCGS, IFS, e Global Gap, avranno a disposizione i portali dei proprietari dei marchi di certificazione.
Da questi possono recuperare importanti risorse per la formazione delle risorse, e per gli aggiornamenti sui rischi.
Un esempio ne è il Trend Risk mensile dell’International Featured Standard.
Le aziende invece che non abbiano ottenuto tali riconoscimenti, e che quindi non hanno a disposizione un sistema messo a disposizione dai su scritti food standard, possono affidarsi a servizi offerti da aziende si consulenza o da portali come per esempio il Ceirsa, Centro Interdipartimentale di Ricerca e Documentazione sulla Sicurezza Alimentare, ed il Sial Veneto, Food and Veterinary Law.
Una altra ottima alternativa è comprendere e demandare questa attività nei servizi di consulenza esterna, definendo modalità e frequenza di aggiornamento.
Cosa possiamo offrire alla tua azienda?
Affidarsi a realtà come Sistemi & Consulenze permetterà alla tua organizzazione di raggiungere l’obiettivo di certificazione secondo un food standard, ed al contemplo ricevere servizi mirati per utili la formazione delle risorse e gli aggiornamento continui che vi sono in questo settore.
Ricordando che dal Febbraio 2023 diventerà applicabile lo standard di certificazione BRCGS Food nella versione 9, e verranno pubblicati i nuovi standard per il comparto alimentare FSSC 22000, ed IFS.
Si brancola nel buio. Verrà rivista anche la norma ISO 22000? Che accadrà dopo la sospensione da parte di GFSI del benchmark IFS per tre mesi? Ci sarà da divertirsi, si prospetta un inizio anno con il botto!