L’effetto serra è un fenomeno naturale che regola la temperatura del nostro pianeta, intrappolando il calore del sole, grazie a questo effetto la terra non ha una temperatura troppo bassa.
I gas effetto serra (tra cui metano, CO2 e ozono) consentono ai raggi IR, radiazione infrarossa, di riflettersi verso terra, trattengono parte del calore mitigando il clima della terra.
Con l’industrializzazione, però, i livelli di gas serra di lunga durata sono cresciuti drasticamente. Il forte incremento di CO2 sta compromettendo l’equilibrio naturale degli stati gassosi tanto da far alzare eccessivamente le temperature.
Motivo per il quale tutte le politiche internazionali promuovono attività volte alla transizione ecologica, per il contrasto del cambio climatico.
In questo focus descriviamo le cause e le conseguenze dell’effetto serra fenomeno naturale, quali sono le misure per combattere questo fenomeno che potrebbe portare a rischi catastrofici per il nostro pianeta, che già si intravedono, a danno della biodiversità.
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Che cosa è l’effetto serra artificiale ed antropico
Che cos’è l’effetto serra in poche parole? E’ questo fenomeno a rendere possibile la vita sulla Terra. Il vapore acqueo ed il biossido di carbonio consentono una differenza di temperatura di 33°C: senza l’effetto serra naturale, la temperatura sul nostro pianeta sarebbe pari, mediamente, a -18°C.
Senza questo fenomeno la vita sulla Terra si sarebbe sviluppata in modo del tutto diverso.
L’effetto serra antropico, invece scaturisce dall’alterazione dell’equilibrio naturale tra radiazione incidente e riflessa dovuta ai gas prodotti dall’uomo.
L’industrializzazione ha portato ad un sensibile aumento delle emissioni dei gas (CO2, metano e protossido di azoto) che incidono pesantemente sul clima. Dall’inizio dell’era industriale ad oggi, si registra un aumento di CO2 del 40%.
Le cause dell’effetto serra
Cosa ha causato l’effetto serra? L’incremento di questi gas nell’atmosfera è dovuto a tre principali cause legate all’attività dell’uomo:
- Industrializzazione: grazie all’utilizzo di combustibili fossili (carbone, petrolio, gas naturale), è responsabile di un sempre maggiore incremento di emissioni di CO2;
- Deforestazione: la funzione di alberi e piante è mantenere l’equilibrio dei livelli di ossigeno e di CO2, quindi servono a mantenere pulita l’aria;
- Urbanizzazione: se non controllata e regolata, può incidere negativamente sul clima, soprattutto se si pensa alle emissioni inquinanti delle automobili;
- Settore primario intensivo. lo sfruttamento incontrollato di terreni e la creazione di allevamenti intensivi molto impattanti;
- Rifiuti. Scarsa capacità di gestione di un’economia circolare basata dal riciclo e riuso.
Eccessivo aumento dei gas effetto serra: conseguenze
Se non si interverrà subito per ridurre le emissioni di CO2, il graduale aumento del riscaldamento globale ed i cambiamenti climatici porteranno a gravi conseguenze:
- Scioglimento dei ghiacciai;
- Siccità a lungo termine con incremento delle zone aride;
- Incremento delle ondate di calore;
- Innalzamento del livello del mare;
- Estinzione di numerose specie di animali e distruzione dell’habitat degli animali;
- Tempeste, uragani, forti alluvioni;
- Malattie cardiovascolari e respiratorie in aumento.
Effetto serra e cambiamenti climatici
Affrontare i cambiamenti climatici e ridurre le emissioni di gas responsabili del surriscaldamento globale, rappresentano interventi prioritari per l’UE.
L’obiettivo dell’Unione Europea è ridurre le emissioni di questa tipologia di gas dell’80-95% entro il 2050 rispetto ai livelli del 1990.
Le strade per raggiungere questo obiettivo sono 3:
- Il Quadro di politica climatica ed energetica entro il 2030 che prevede misure volte a rendere il sistema energetico e l’economia europea più sostenibili, competitivi e sicuri;
- l’EU ETS, Emissions Trading Scheme, sistema dell’UE che limita la quantità di gas serra che certi settori industriali possono emettere;
- Accordi internazionali sui cambiamenti climatici: la Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici comprende il Protocollo di Kyoto (che vincola i Paesi sviluppati a ridurre le emissioni) e l’Accordo di Parigi (il cui piano d’azione punta a contenere il riscaldamento globale al di sotto dei 2°C entro il 2100).
Certificazioni ambientali e lo standard ISO 14064
Le organizzazioni possono impegnarsi molto per poter partecipare attivamente alla diminuzione di questi gas nell’atmosfera.
Alla base c’è una valutazione di questa tipologia di impatto. Anche se consigliamo sempre di iniziare un processo di revisione ambientale, passando dall’implementazione della norma di certificazione ISO 14001, che definisce i requisiti dei sistemi di gestione ambientale.
C’è qualcosa di più specifico per la valutazione dell’impronta ambientale derivante dal cicli di questi gas. Nello specifico la norma Carbon Foot Print.
La norma ISO 14064 è costituita da 3 parti da utilizzare separatamente o insieme nell’ambito delle dichiarazioni e verifiche delle emissioni dei gas ad effetto serra secondo le migliori pratiche internazionali.
La prima parte descrive principi e requisiti per progettare, sviluppare, gestire e rendicontare gli inventari di GHG (Greenhouse-gases), mentre la seconda parte si riferisce a progetti GHG finalizzati a ridurre le emissioni di gas ad effetto serra o ad aumentarne la rimozione. La terza parte descrive il processo di validazione o verifica.
Lo standard ISO 14064 garantisce coerenza, trasparenza e credibilità in termini di conteggio delle emissioni e ne promuove la sorveglianza e costanti verifiche. La norma aiuta le organizzazioni ad identificare e gestire i rischi e le responsabilità riguardo alle emissioni nocive di gas.
La norma fornisce un punto di partenza importante. Su cui lavorare e definire delle direzioni strategiche a vantaggio dell’ambiente.
Diminuire l’impatto dei gas effetto serra in azienda e non
Vediamo una serie di attività, che possono essere effettuate per la diminuzione e o compensazione dei questi gas, dopo l’effettuazione della valutazione secondo la norma ambientale citata sopra:
- Rivedere i propri processi in ottica ambientale;
- Rivedere le proprie attrezzature, impianti di illuminazione, riscaldamento, in ottica di efficientamento energetico;
- Utilizzate energie rinnovabili e naturali alternative;
- Utilizzate catene di fornitura locali, ove possibile, per esempio quelle locali, KM 0, o che adottino sistemi per la sostenibilità ambientale;
- Sensibilizzare tutte le risorse con della formazione sulle tematiche ambientale;
- Sponsorizzare la mobilità sostenibile, qualora sia applicabile, nominare un mobility manager;
- Riduci, ricicla e riutilizza. Definisci delle politiche e dei comportamenti di economia circolare;
- Fai attenzione ai consumi delle acque, oltre che quelli dell’energia per l’aria condizionata e per il risaldamento;
- Negli obiettivi non fermarsi ad acquistare certificati di neutralizzazione del carbonio, ma partecipa a progetti sociali, per esempio per la creazione di nuovi impianti di alberi;
- Adotta, dove possibile, modalità di lavoro in smart working, per limitare gli spostamenti e le emissioni;
- Evita prodotti con imballaggi eccessivi. Dove non sia possibile, richiederne biodegradabili.