Global Food Safety Initiative, GFSI è un’associazione no profit nata nel 2000 in Belgio dal Consumer Good Forum, costituito dai maggiori retailers, produttori e operatori del settore alimentare a livello mondiale.
Il suo ruolo è quello di approvare, ed armonizzare, norme e standard per la sicurezza qualità e legalità alimentare a livello globale, per settore primario, produttivo, imballaggio, e per logistica e distribuzione.
La missione della fondazione è quella di promuovere comportamenti corretti inerenti alla produzione di alimenti salubri e non pericolosi per l’uomo.
La nascita del Global Food Safety Initiative, è stata fondamentale in quanto negli anni erano nati molti standard e schemi per la certificazione alimentare in tutto il mondo.
Questo creava confusione sui mercati, sfiducia nei consumatori e alti costi per i produttori che volevano accedervi, ed erano costretti alla gestione di requisiti spesso in contrapposizione tra di loro.
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Global Food Satety Initiative: di che cosa si occupa?
Global Food Safety Initiative, opera a stretto contatto con tutti gli stakeholder, compresi gli organismi di certificazione ed i proprietari degli standard, allo scopo di fornire un supporto per il miglioramento continuo sulla gestione della sicurezza alimentare, a supporto dei consumatori di tutto il mondo.
Definendo un processo di benchmarking GFSI, che altro non è, che un metodo di valutazione e comparazione fondamentale per i programmi di certificazione della sicurezza, qualità e legalità alimentare. Anche in ambito di vendita a distanza.
Gli obiettivi definiti da GFSI, possono essere riassunti:
- Riduzione dei rischi per la salubrità degli alimenti, dovuti da una disparità di valutazione tra le varie norme e standard di certificazione;
- Migliorare la gestione dei costi nei sistemi di gestione per la sicurezza alimentare, migliorando l’efficienza operativa e diminuendo la ridondanza tra i requisiti;
- Sviluppo delle competenze e capacità necessarie per assicurare la sicurezza alimentare, grazie alla definizione di requisiti alimentari coefficienti, e coerenti a livello globale.
Benchmarking GFSI: che cos’è?
Il core business di GFSI, è stabilire i requisiti che devono essere contenuti nelle norme e standard di certificazione in ambito alimentare. Questi devono essere valutati dal Global Food Safety Initiative.
Questo processo viene denominato Benchmarking GFSI, e le norme e standard che soddisfano i requisiti definiti, verranno riconosciuti a livello globale.
Requisiti GFSI: Identificazioni degli scopi e delle categorie di prodotti
I requisiti, definiscono una identificazione di scopi e categorie di prodotti, fondamentale per il benchmarking GFSI. Vediamole:
- AI. Allevamento di animali per carne, latte, uova, miele. Esempio: Animali, esclusi pesce e frutti di mare, utilizzati per la produzione della carne, uovo-prodotti, latte, miele. Organizzazioni zootecniche, fino alla macellazione, settore primario;
- AII. Allevamenti di pesce e Frutti di mare. Pesce e frutti di mare allevati, utilizzati per la produzione di carne , cattura e pesca. Macellazione al momento della cattura;
- BI. Coltivazione di vegetali diverse dai cereali e dai legumi. Coltivazione o raccolta, per alimentazione umana;
- BII. Coltivazione di cereali e legumi. Coltivazione o raccolta di cereali e legumi per uso alimentare;
- C. Lavorazione materie prime animali, carni. Stabulazione, macellazione, eviscerazione, refrigerazione, congelamento, eviscerazione, conservazione;
- D. Lavorazioni primarie di prodotti vegetali, noci e cereali. Sgusciatura delle noci, essiccazione del grano, selezionatura di frutta e verdura, conservazione, pulitura, lavaggio, risciacquo, fumigazione, cernita, classificazione, rifilatura, confezionamento, raffreddamento, creatura, imballaggio, reimballaggio, allestimento, stoccaggio, carico e qualsiasi altra movimentazione, tutte le attività che non trasformano significativamente il prodotto da la sua forma originale raccolta;
- E. Lavorazioni di materie prime animali deperibili. Produzione di prodotti con materie prime di origine animale tra cui pesce, frutti di mare, carne, uova, latticini e prodotti ittici. Disosso, taglio, lavaggio, rifilatura, calibratura, pastorizzazione, cottura, stagionatura, fermentazione, affumicatura, abbattimento, ghiaccciatura, congelamento, confezionato in atmosfera modificata, confezionato sottovuoto;
- EII. Lavorazione di vegetali deperibili, compresi cereali e legumi. Lavaggio, affettatura, tagliatura, cubettatura, sminuzzatura, pelatura, selezionatura,
- pastorizzazione, congelamento, cottura, spremitura, congelamento, confezionato in atmosfera modificata, confezionato sottovuoto, o qualsiasi altra attività che trasformi significativamente il prodotto dal suo intero stato originale:
- EIII. Lavorazione di materie prime composte e deperibili animale e vegetale. Miscelazione, cottura, raffreddamento, congelamento, confezionamento in atmosfera modificate, confezionamento sottovuoto;
- EIV. Lavorazione di prodotti stabili di varia composizione venduti a temperatura ambiente. Riempimento asettico, cottura al forno, imbottigliamento, inscatolamento, distillazione, essiccazione, estrusione, fermentazione, liofilizzazione, pressatura, frittura, riempimento a caldo, irradiazione, macinatura, miscelazione e blending, confezionamento in atmosfera modificata, confezionamento sottovuoto, pastorizzazione, decapaggio, tostatura, salatura e raffinazione;
- FI. Produzione di mangimi da una fonte alimentare singola o mista. Essiccazione, cottura, macinazione, miscelazione, miscelazione ed estrusione;
- G. Ristorazione, produzione di prodotti alimentari di qualsiasi provenienza per il consumo delivery. Cottura, miscelazione, preparazione delle ricette dei
- prodotti;
- H. Vendita al dettaglio, ed all’ingrosso. Fornitura di prodotti alimentari e mangimi finiti a un cliente finale. Vendita al dettaglio e all’ingrosso di alimenti e mangimi;
- I. Fornitura di servizi legati alla produzione sicura di alimenti, fornitura d’acqua, monitoraggio e controllo dei parassiti, imprese di pulizie, laboratori di analisi;
- J. Fornitura di servizi logistici per li stoccaggio e la distribuzione degli alimenti. Strutture di stoccaggio per alimenti e mangimi. Veicoli di distribuzione per gli alimenti e mangimi;
- K. Produzione di additivi per alimenti e mangimi, vitamine, minerali, biocolture, aromi, enzimi e coadiuvanti tecnologici;
- M. Produzione di materiali per il confezionamento ed imballaggio per alimenti e mangimi. Materiali di imballaggio, componenti di imballaggio sotto forma di materie prime, semilavorato, convertito o completamente finito. Materiali di imballaggio e prodotti da utilizzare nella catena di approvvigionamento;
- N. Broker Food. Agenzie per la fornitura di prodotti alimentari e mangimi finiti.
Quali sono gli standard riconosciuti da GFSI?
GFSI ha redatto una linea guida, GFSI Guidance Document, che definisce i requisiti di riconoscimento degli standard. Gli standard riconosciuti dalla fondazione sono:
- Standard Brc. Lo standard privato per la certificazione della sicurezza alimentare della GDO anglosassone per i produttori a marchio proprio ed a marchio privato. Nelle sue varie versioni, produttori di alimenti, materiali di confezionamento, erogatori di servizi di logistica ed agenzia;
- Standard Ifs. Lo standard privato per la certificazione della GDO franco tedesca per i produttori a marchio proprio ed a marchio privato. Per le organizzazioni dei contesti visti sopra;
- Standard Sqf. Lo standard privato per la certificazione della sicurezza alimentare nel mercato nord e sud americano, asiatico e medio orientale;
- Certificazione Dutch Haccp.
- Norma Fssc 22000. Lo standard privato di certificazione riconosciuta a livello globale unione della norma per la certificazione Iso 22000, Iso 22002 e requisiti specifici GFSI. Anche in questo caso, per le organizzazioni che operano nei contesti, visti per lo standard BRCGS;
- Standard Global Gap. Lo standard privato di certificazione trasversale legato ai contesti della produzione primaria agricola, zootecnica ed ittica;
- Certificazione GMP+. Standard di certificazione per la filiera mangimistica.
Standard riconosciuti da GFSI: quali sono i vantaggi?
Esistono moltissimi standard e norme per la certificazione della sicurezza alimentare, nel mondo. Ma solamente quelli che sono stati comparati con successo con i requisiti GFSI, possono godere dei vantaggi dall’essere riconosciuti a livello internazionale.
La richiesta del benchmarking GFSI, da parte dei proprietari di questi programmi, è ovviamente volontaria, ma traccia il confine, tra il successo dell’adozione di un programma a favore di un altro.
Un esempio ne è la norma di certificazione ISO 22000, che definisce i requisiti dei sistemi di gestione per la sicurezza alimentare. Ma, che non viene riconosciuta, anche se richiamata dallo standard FSSC 22000, che ne è fondamento, e dagli standard di certificazione BRC ed IFS.
Il processo di benchmarking fornisce notevoli vantaggi ai programmi di certificazione, migliorandone le pratiche di gestione, trasparenza e supervisione da parte degli organismi di certificazione che saranno chiamati a valutarli in seguito.
Il benchmarking tra gli standard e schemi alimentari, rispetto ai requisiti GFSI, garantisce che vi siano elementi comuni tra essi, comprensivi dell’equivalenza di valutazione, gestendo il libero mercato tra i sistemi alimentari e gli organismi di certificazione che forniscono audit.
Maggiori vantaggi per le organizzazioni alimentari che adottano standard GFSI
Le organizzazioni della filiera agroalimentare, e servizi annessi, che scelgono di adottare uno standard alimentare riconosciuto dalla Global Food Safety Initiative, in primo luogo, potranno contare nell’ottenimento di un riconoscimento a livello internazionale.
La mission di GFSI, è quella di fornire uno strumento di gestione con ottica di miglioramento continuo per i sistemi di gestione della sicurezza, qualità e legalità alimentare, a garanzia dell’immissione di alimenti sicuri sui mercati globali. Definendo due obiettivi:
- Riduzione dei rischi per la sicurezza alimentare fornendo equivalenza e convergenza tra sistemi di gestione della sicurezza alimentare a livello mondiale;
- Gestire i costi e le integrazioni tra i vari sistemi eliminando la ridondanza e migliorando l’efficienza operativa sui requisiti.
Questi obiettivi permetteranno all’organizzazione che implementerà uno standard riconosciuto dalla GFSI, di soddisfare le richieste dei propri clienti, e la salute dei consumatori. Siano essi diretti che indiretti. Per esempio per i prodotti a marchio.
Il riconoscimento, permetterà anche di velocizzare i processi di qualifica come fornitore, riducendo anche il numero di audit necessari per la stessa.
Maggiori vantaggi per i clienti che richiedono schemi riconosciuti GFSI
Molte aziende siano esse di trasformazione, che di vendita e somministrazione di massa, adottano una politica, nei confronti dei fornitori, richiedendone la certificazione con gli standard GFSI visti sopra.
Le motivazioni sono ovviamente chiare. Un fornitore, in possesso di questo riconoscimento, potrà assicurare maggiore rispetto dei requisiti. Soprattutto là dove la catena di fornitura è molto ampia, rendendo complicato, l’effettuazione di audit presso di essi.
Il vantaggio di operare con una catena di fornitura certificata con standard riconosciuti GFSI, permetterà di velocizzare la loro fornitura, migliorare la gestione dei requisiti obbligatori, e la comunicazione e trasparenza lungo tutta la filiera.
Cosa più importante, migliorare le assicurazioni nei confronti dei consumatori per la sicurezza dei propri alimenti.
Fino a qualche tempo fa questi principi valevano solamente per l’ambito prettamente di trasformazione alimentare. Ma l’esposizione a livello globale dei mercati e degli alimenti, ha permesso, per creare maggiore sicurezza e controllo, la creazione di standard per il settore dei materiali a contatto, MOCA, della logistica, e delle agenzie di brokeraggio.
Esame valutatore GFSI: cosa è?
L’ultimo Benchmarking, definisce anche i requisiti che devono avere i valutatori, per poter essere ‘utilizzati, negli schemi e standard di certificazione GFSI. Oltre che aver superato i processi di formazione e qualifica, che abbiamo trattato in questa pagina, devono anche aver superato un esame basato sul contenuto dei requisiti di benchmarking GFSI.
Le domande riguardanti sia le competenze tecniche specifiche del settore, come HACCP e GMP, sia dimostrare di essere in possesso delle competenze per la gestione di audit standard, tra cui il campionamento e la raccolta di prove.
Gli organismi di certificazione, hanno a disposizione nove mesi per inserire il requisito nei loro processi di qualifica dei valutatori, e tre anni per poter sottoporre tutti i valutatori ad esame.
Essendo un compito non semplice, gravato anche dalla scarsa disponibilità dei valutatori, impegnati nelle verifiche, è concesso che i medesimi, se operanti per più organismi di certificazione, debbano effettuare l’esame una sola volta.
Questa fase aggiuntiva del processo di qualifica, contribuirà a garantire una conoscenza di base per tutti i valutatori, e quindi ad aumentare la fiducia nelle certificazioni riconosciute dal Global Food Safety Initiative.