Quello della grande distribuzione organizzata è un settore in continua crescita e rappresenta un’opportunità di mercato significativa per i produttori alimentari. Diventare un fornitore della GDO può portare numerosi benefici, come l’aumento delle vendite e la creazione di partnership strategiche.
Per avvicinarsi a questo comparto che fattura oltre 25 miliardi di euro l’anno, occorre essere ben strutturati, e valutare bene sia le opportunità che le criticità.
Ricordando che un contratto una volta che si è firmato deve essere rispettato, senza lasciarsi ingolosire solamente dall’oro.
In questo articolo, esploreremo le diverse sfaccettature del processo per diventare fornitori della GDO, dagli aspetti storici alle strategie di vendita arrivando ai requisiti di qualità richiedi da questi attori.
L’obiettivo sarà quello di fornirti informazioni utili per intraprendere questo percorso.
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Che cosa è la grande distribuzione organizzata?
La grande distribuzione organizzata (GDO) è un sistema di vendita al dettaglio che raggruppa catene di negozi, supermercati ed ipermercati.
Questo modello di business si basa su grandi volumi di vendita, efficienza logistica e una vasta gamma di prodotti, messi a disposizione ai consumatori spesso a prezzi competitivi.
La GDO è caratterizzata da un’organizzazione centralizzata che gestisce gli acquisti, la logistica e la distribuzione dei prodotti, permettendo alle catene di ottimizzare i costi, tramite accordi di acquisto nazionali ed internazionali di materie prime, e di offrire un’ampia scelta di articoli ai consumatori.
Le catene di supermercati e gli ipermercati che fanno parte della GDO acquistano i prodotti direttamente dai fornitori GDO o tramite intermediari, come i broker alimentari.
La grande distribuzione organizzata ha avuto origine negli Stati Uniti negli anni ’30, con la nascita delle prime catene di supermercati. Nel corso degli anni, il modello si è diffuso in tutto il mondo, dando vita a numerose catene di supermercati e ipermercati, alcune delle quali operano a livello internazionale.
Questi nuovi supermercati offrivano una vasta gamma di prodotti a prezzi competitivi e iniziavano a imporsi come una scelta preferita per gli acquirenti.
Grande distribuzione Europea
I primi sviluppi della grande distribuzione in Europa risalgono al dopoguerra, quando il continente si stava lentamente riprendendo dalle devastazioni causate dalla Seconda Guerra Mondiale. Negli anni ’50 e ’60, si assistette a un cambiamento nel modo in cui i consumatori facevano acquisti.
Le persone cominciarono a preferire i negozi di alimentari più grandi e meglio organizzati rispetto ai piccoli negozi di quartiere. In questo periodo, furono fondate alcune delle più grandi catene di supermercati europee, come Carrefour in Francia (1958) e Tesco nel Regno Unito (1947, anche se la sua espansione come catena di supermercati iniziò negli anni ’60).
Negli anni ’70 e ’80, la grande distribuzione europea continuò a espandersi e a innovare. Iniziarono a emergere nuovi formati di vendita, come gli ipermercati, che combinavano la vendita di prodotti alimentari e non alimentari in un unico grande spazio. Carrefour fu una delle prime catene a introdurre il concetto di ipermercato in Europa, aprendo il primo ipermercato in Francia nel 1963.
Questo modello si diffuse rapidamente in tutto il continente, con la nascita di nuove catene e l’espansione delle catene esistenti oltre i confini nazionali. Durante questo periodo, furono introdotte anche nuove tecnologie e pratiche, come i codici a barre per facilitare la gestione delle scorte e l’automazione delle casse.
In Italia, alcune delle catene più importanti della GDO includono Esselunga, Coop, Conad, Carrefour, Lidl e Auchan. Queste catene sono conosciute per la loro vasta gamma di prodotti, prezzi competitivi e servizi aggiuntivi, come la consegna a domicilio e le promozioni periodiche.
Dagli anni ’90 ad oggi, il mercato della grande distribuzione in Europa ha continuato a evolversi, rispondendo alle esigenze dei consumatori e alle tendenze globali.
Si è assistito a un aumento della concorrenza, con l’ingresso di catene di discount come Lidl e Aldi, che hanno portato a una maggiore attenzione ai prezzi e all’efficienza.
Allo stesso tempo, la sicurezza, qualità e legalità alimentare, la sostenibilità ambientale e la responsabilità sociale d’impresa sono diventate sempre più importanti, con i consumatori che richiedono prodotti sicuri senza gravare sull’ambiente e sulla società.
Vantaggi della grande distribuzione organizzata per i consumatori
Uno dei principali vantaggi della grande distribuzione organizzata per i consumatori è la vasta scelta di prodotti offerti. Catene di supermercati e ipermercati presentano un’ampia gamma di articoli alimentari e non alimentari, provenienti sia da marchi noti sia da marchi del distributore (private label).
Questa varietà permette ai consumatori di trovare facilmente ciò di cui hanno bisogno e di confrontare tra diverse opzioni per trovare il prodotto che meglio si adatta alle loro esigenze e preferenze.
Inoltre, la GDO è in grado di offrire prezzi competitivi grazie alle economie di scala e alle strategie di acquisto centralizzate. Oltre che garanzie sulla sicurezza, e sulla provenienza degli alimenti commercializzati.
I grandi volumi di vendita permettono infatti alle catene di negoziare prezzi più bassi con i fornitori della grande distribuzione, e questi risparmi possono essere trasferiti ai consumatori sotto forma di prezzi più convenienti. Inoltre, l’introduzione di prodotti private label offre ai consumatori la possibilità di acquistare prodotti di qualità a prezzi più accessibili rispetto ai marchi tradizionali.
La GDO offre ai consumatori un’esperienza di acquisto comoda e agevole. Gli spazi di vendita sono organizzati in modo chiaro e funzionale, con prodotti suddivisi per categorie e reparti, facilitando la ricerca e il confronto dei prodotti. Inoltre, la presenza di parcheggi dedicati e ampi orari di apertura rende l’esperienza di acquisto ancora più comoda per i clienti.
Oltre alla comodità, la GDO offre anche una serie di servizi aggiuntivi che possono rendere l’esperienza di acquisto più piacevole e completa.
Ad esempio, molti supermercati e ipermercati offrono servizi come la consegna a domicilio, la possibilità di effettuare acquisti online, l’assistenza clienti e programmi fedeltà con sconti e promozioni personalizzate. Questi servizi aggiuntivi possono contribuire a migliorare l’esperienza di acquisto dei consumatori e a fidelizzarli alla catena di distribuzione.
Quali sono i vantaggi per un produttore di alimenti che diventa fornitore della GDO?
Diventare un fornitore della grande distribuzione organizzata può portare numerosi vantaggi per i produttori di alimenti. Tra questi, possiamo citare:
- Accesso a un vasto mercato: la GDO offre un’ampia base di clienti e un’elevata visibilità dei prodotti, permettendo ai fornitori di raggiungere un pubblico più vasto e aumentare le vendite.
- Economie di scala: i grandi volumi di vendita possono consentire ai produttori di ridurre i costi di produzione e di approvvigionamento, grazie alle economie di scala.
- Miglioramento del brand: lavorare con catene di supermercati e ipermercati rinomate può migliorare la reputazione e la percezione del brand da parte dei consumatori.
- Opportunità di innovazione: collaborare con la GDO può spingere i produttori a investire in innovazione, sia a livello di prodotto che di processo, al fine di soddisfare le esigenze del mercato e differenziarsi dalla concorrenza.
- Logistica: essere qualificati dalla grande distribuzione permetterà di utilizzare una logistica e dei canali di vendita del ratail, risparmiando sui costi di gestione dei questa ultima.
- Sicurezza: essere in possesso con contratti con la grande distribuzione permetterà di avere una sicurezza di produzione che permetterà di gestire una programmazione aziendale più sana.
- Partnership strategiche: la GDO può offrire supporto e consulenza ai fornitori per sviluppare strategie di marketing e vendita efficaci, oltre a fornire accesso a canali di distribuzione esclusivi.
Ovviamente diventare fornitore della grande distribuzione richiederà che la tua azienda si allinei ai requisiti definiti da quest’ultima. E che tratteremo nel paragrafo successivo.
Quali sono gli step di qualifica come fornitori della GDO?
Gli step di qualifica come fornitore della grande distribuzione in linea generale comprendono i seguenti step:
- Fase commerciale iniziale: in questa fase si definiranno gli accordi sui prezzi, quantità, schede tecniche, attività logistiche e comunicazioni inerenti all’inizio di una trattativa commerciale. Di questa fase possono fare parte anche le campionature, i periodi di test di prodotto o altro;
- Verifica preventiva dei requisiti da rispettare: invio di questionari di compilazione da parte degli uffici qualità della gdo, per la raccolta delle informazioni preliminari in merito alla sicurezza, qualità e legalità alimentare. Questa verifica potrà essere più o meno approfondita, a seconda dei seguenti fattori:
- Tipologia di prodotto, se a marchio del produttore o private label;
- Presenza di certificazioni GFSI.
- Audit di qualifica come fornitore: gli uffici qualità in caso di prodotto considerato ad alto rischio, a marchio retail, in assenza di una certificazione GFSI come le certificazioni BRCGS Food, IFS Food, ed FSSC 22000, nomineranno una realtà che dovrà effettuare un audit di qualifica;
- Firma del contratto: una volta che saranno accolte tutte le richieste promosse dalla qualità della GDO, avverrà la firma del contratto con i correlato allegati di qualità e fornitura;
Gli allegati qualità nei contratti tra produttori alimentari e grande distribuzione
Operare come fornitore della GDO significa rispettare allegati qualità definiti nelle trattative commerciali che hanno portato alla definizione del contratto.
Gli allegati qualità sono documenti che accompagnano i contratti tra produttori alimentari e la grande distribuzione, nei quali vengono specificate le norme, le certificazioni e gli standard di qualità che i prodotti devono rispettare per essere venduti nelle catene di supermercati e ipermercati.
Questi allegati servono a garantire la sicurezza, la salubrità, la qualità e la legalità dei prodotti alimentari offerti ai consumatori, nonché a proteggere la reputazione delle catene di distribuzione e dei produttori stessi.
Gli allegati qualità si basano sui requisiti dei due più importanti standard per la certificazione alimentare. Questo perché questi standard nascono proprio dall’impegno della GDO, allo scopo di fornire un protocollo di qualifica standardizzato per la valutazione dei produttori di alimenti commercializzati nelle catene. Soprattutto quelli a marchio privato.
Quindi i requisiti dei quali si dovrà dare evidenza durante la fase di qualifica come fornitore e di mantenimento della stessa saranno incentrati sullo standard BRCGS, se la qualifica dovrà avvenire per una catena di natura anglosassone. Mentre sullo standard IFS per le catene franco tedesche ed italiane.
Da notare che oltre che questi requisiti la qualità della catena distributiva, potrà anche inserirne specifici, e non solo. Negli ultimi anni le richieste di catena di fornitura si sono ampliate comprendendo anche i produttori di materiali per il confezionamento, i servizi logistici ed i broker.
In conclusione, diventare un fornitore della grande distribuzione organizzata può offrirti numerosi vantaggi, sia in termini di vendite che di reputazione del brand.
Tuttavia, è importante tenere presente che il processo di selezione può essere anche economicamente e tecnicamente oneroso, deve essere quindi effettuata una valutazione di costi benefici, non tralasciando le capacità produttive dell’azienda.
Come possiamo assistere la tua azienda?
Operando in qualità di consulenti per la certificazione alimentare conosciamo molto bene i requisiti richiesti dalla grande distribuzione, e ti consigliamo in prima battuta di raggiungere una di queste viste sopra.
L’ottenimento di questa attestazione ti faciliterà nel processo di qualifica come fornitore della GDO internazionale, rendendoti indipendente da essa. Infatti, aver superato un processo di qualifica con un retail, non ti permetterà di poter entrare automaticamente in un altro.
In caso di assenza di certificazione GFSI sarai costretto a ripartire da zero. Il primo consiglio, se possibile, poni l’obiettivo della certificazione come prioritario.
Nell’eventualità invece in cui tu non possa o voglia procedere verso questa via, puoi sempre implementare i requisiti richiesti dalla grande distribuzione e prepararti ad un audit di qualifica GDO.
Sistemi & Consulenze potrà assisterti in entrambe i percorsi che tu voglia percorrere. Non resta che contattare un nostro consulente per richiedere una call informativa ed iniziare questo importante processo per la tua azienda.