Cos’è la partecipazione dei lavoratori?

La partecipazione dei lavoratori, è uno dei requisiti richiesti dalla norma per la certificazione del sistema di gestione salute e sicurezza sul lavoro Iso 45001, al punto 5.4 nel capitolo della leadership.

Per molte organizzazioni il requisito della partecipazione dei lavoratori, si esaurisce tramite l’effettuazione di normali corsi di formazione, sessioni di addestramento comprensive di test finali. Ma non è assolutamente così.

Partecipazione dei lavoratori secondo il sistema salute e sicurezza Iso 45001

A pensarla in questo modo, sono soprattutto quelle aziende, e quelle figure consulenziali, che sono portate a pensare che un sistema di gestione per la salute e sicurezza sul lavoro, secondo la norma di certificazione Iso 45001, sia composto dalla conformità obbligatoria, da una politica, qualche obiettivo, un audit ed un riesame superficiale.

Ignorando completamente ogni principio sul miglioramento continuo, in questo caso applicato alla sicurezza sul lavoro, che è fondamento di questa norma. A dire il vero, ignorando pure ciò che significhi contesto aziendale ed analisi dei rischi, in quanto pensano che sia una sorta di DVR sulla salute e sicurezza sul lavoro.

La partecipazione dei lavoratori, invece, è stata inserito come requisito per il sistema SSL, in quanto, senza una consapevole ed attiva squadra di lavoratori, non si riusciranno a gestire efficacemente i rischi, ed ottenere miglioramenti significativi sui questi requisiti.

Ovvero a prevenire attivamente infortuni, malattie professionali, sanzioni e fermi impianti. Avere degli addetti partecipi, sarà necessario per prevenire le criticità, migliorare in qualità e quantità la produzione, ed avere un sistema di comunicazione interna evoluto.

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Partecipazione dei lavoratori: le criticità quali sono?

Qua so già che si scatenerà un putiferio. Ma non sono solito né usare francesismi, né utilizzare mezze misure, soprattutto quando si parla di salute e sicurezza dei lavoratori. Noi di Sistemi & Consulenze abbiamo formato e formiamo sul tutto il territorio nazionale, datori di lavoro ed addetti, sui requisiti obbligatori della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Formiamo da più di dieci anni anche figure interne alle organizzazioni e professionisti auditor, interni e di terza parte, sulla norma di certificazione Iso 45001, Iso 9001 ed Iso 14001.

E possiamo affermare che, una delle criticità più impattanti sull’apprendimento dei requisiti per la salute e sicurezza sul lavoro, è la partecipazione attiva, così come richiesta dalla norma di certificazione Iso 45001.

Tralasciando gli aspetti negativi della formazione non effettuata e o effettuata frettolosamente, vera piaga, si è portati a pensare che per far si che non vi siano infortuni basta far effettuare i corsi.

E che così in regime di L 231, una volta che il datore abbia effettuato quanto obbligatorio vada tutto bene.

È veramente così? NO. La cosa fondamentale, è appunto la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro sui lavoratori. Che se non gestita adeguatamente può avere un impatto sociale, sull’ambiente di lavoro, sulla produzione aziendale e sulla continuità lavorativa dell’organizzazione.

Partecipazione dei lavoratori: la tuttologia

Un altro aspetto ridicolo, è quello che spesso i corsi vengono strutturati, più a fruizione di chi li eroga, rispetto ai discenti che devono apprendere. Spiegandomi meglio. Riprova è anche ciò che in questo periodo si trova sul web in questa mania dei webinair.

E’ obbligatorio che i discenti conoscano le normative. Ovvio. Ma non è giusto che un addetto che lavora su dei ponteggi, otto ore al giorno, partecipi ad ore ed ore di corso, effettuato da professionisti che su quei ponteggi non ci sia mai stato, e che alla fine del corso si ricordi solamente che:

  • Chi ha erogato il corso era un Ing…
  • La totalità delle norme, articoli, allegati, e delle sentenze della cassazione degli ultimi 10 anni. Potrà sicuramente utilizzarli al costo dei DPI.

L’addetto sui ponteggi rischia di ammazzarsi giornalmente, e poco gli serve preparare un esame di diritto. Quindi non solo, si devono progettare corsi di formazione adatti al contesto in cui ci troviamo.

Ma devono essere utilizzate, ed implementate negli stessi corsi e nei comportamenti aziendali, prassi coerenti per migliorare la competenza e la partecipazione dei lavoratori, così come previsto dal sistema salute e sicurezza, per migliorare la fruibilità e l’apprendimento dei concetti.

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Partecipazione dei lavoratori: come si migliora?

Vediamo alcuni consigli per migliorare la partecipazione dei lavoratori nel sistema Iso 45001:

  • Ci sono ruoli, per esempio quelli dei preposti, che devono essere l’occhio del datore di lavoro. Non essere solo un attestato obbligatorio. Deve esserci una comunicazione snella secondo la quale la struttura gerarchica sia un flusso di informazioni sulla salute e sicurezza sul lavoro;
  • Inserire nei mansionari e nelle responsabilità la possibilità di difesa e o segnalazione di azioni atte a minare i requisiti della salute e sicurezza. Si possono utilizzare varie tipologie di metodiche per esempio un sistema di segnalazione confidenziale come utilizzato negli standard alimentari GFSI;
  • Nel piano di formazione e degli incontri inserire anche assemblee con figure non facente parte dell’organizzazione. Questo è fondamentale per far comprendere a tutto l’organigramma che ogni realtà ha i propri rischi e che la partecipazione dei lavoratori è fondamentale per il rispetto dei requisiti della cultura per la salute e sicurezza sul lavoro in tutte le organizzazioni. Incontri anche con figure che han subito gravi infortuni e che adesso partecipano a percorsi di sensibilizzazione;
  • Inserire nella formazione classica anche l’utilizzo di video e o strumenti multimediali per far visualizzare bene a tutte le risorse i rischi, le prassi, le azioni di mitigazione. Questo sarà sicuramente più chiaro del dire la Corte di Cassazione secondo l’articolo 1 lettera e allegato B…;
  • A seguito di una valutazione definire le migliori metodiche di apprendimento, teorico, pratico e nella lingua corretta conosciuta per gli addetti. Questa considerazione deve essere fatta anche per tutta la cartellonistica aziendale;
  • Ascoltare non solamente le lamentele ma i consigli provenienti da parte di chi è impegnato nei reparti. Sarà utile e fondamentale al coinvolgimento attivo e consapevole;
  • Promuovere iniziative interaziendali sulla salute e sicurezza sul lavoro;
  • Valutare assieme gli incidenti ed i near miss;
  • Comunicare gli obiettivi in bacheca ed i risultati.

In un’organizzazione evoluta questi principi dovrebbero essere valutati. Così come la verifica dell’efficacia, che non è il superamento di un’esame o prova.

La partecipazione dei lavoratori sulle tematiche potrebbe essere un punto fondamentale per la prevenzione di infortuni, malattie professionali e mancati requisiti rispettati.

Questo non significa che chi effettui formazione in questo senso stia sbagliando. Questo significa solamente che la visione del miglioramento applicato alla salute e sicurezza dei lavoratori, alla quale si stanno spingendo anche le ASL è più importante di una gara a chi è più preparato e conosce più leggi.