La crescente complessità delle filiere alimentari, unita a un panorama sempre più globale, ha accentuato i rischi legati alla sicurezza e alle frodi alimentari. Ogni anno, milioni di consumatori sono esposti a prodotti di qualità discutibile o etichettati in modo ingannevole.
Le normative vigenti spesso si dimostrano insufficienti a tutelare sia i consumatori sia gli operatori onesti del settore. Il Regolamento Delegato UE 2429 della Commissione Europea il 17 agosto 2023, nasce con l’obiettivo di rafforzare le norme di commercializzazione nei settori ortofrutticoli, dei prodotti trasformati e delle banane.

Questo regolamento introduce misure specifiche per armonizzare le disposizioni esistenti, migliorare la trasparenza e semplificare le procedure di conformità, come ad esempio la dichiarazione di origine dei prodotti nel settore ortofrutticolo.
Abroga precedenti regolamenti, consolidando in un unico atto giuridico norme che da anni guidano il settore.
Le criticità legate alla mancanza di dichiarazione dell’origine dei prodotti interessati dal Regolamento Delegato (UE) 2023/2429 riguardano diversi aspetti, sia dal punto di vista dei consumatori che degli operatori del settore.
- Frodi alimentari e inganni per i consumatori. La mancanza di trasparenza sull’origine dei prodotti ha favorito l’etichettatura ingannevole, permettendo la commercializzazione di prodotti non conformi per attività intenzionali o di dubbia provenienza. Questo ha compromesso la fiducia dei consumatori nei confronti della filiera alimentare.
- Impossibilità di scelte consapevoli da parte dei consumatori. I consumatori non erano in grado di fare scelte informate sui prodotti che acquistavano, in particolare su quelli trasformati o sulle banane mature, dove l’origine era meno evidente. Questo ha limitato la possibilità di preferire prodotti locali o sostenibili.
- Disparità competitive nel mercato interno. Gli operatori che rispettavano standard elevati di produzione e trasparenza si sono trovati svantaggiati rispetto a coloro che sfruttavano la mancanza di obblighi per commercializzare prodotti di qualità inferiore o importati a basso costo senza dichiarare l’origine.
- Rischi per la sicurezza alimentare. La mancata tracciabilità dei prodotti ha ostacolato il controllo e la gestione di eventuali crisi alimentari, come in merito alla sicurezza alimentare. Senza una chiara dichiarazione d’origine, è stato difficile identificare le fonti di problematiche nella filiera.
- Incompatibilità con le strategie di sostenibilità. La mancata dichiarazione dell’origine ha rappresentato un ostacolo agli obiettivi della strategia dal produttore al consumatore, che mira a promuovere scelte alimentari consapevoli e sostenibili.
Perché è importante il Regolamento Delegato (UE) 2023/2429
La necessità di norme aggiornate nasce dalla pressione di numerosi fattori economici, sociali e ambientali. Tra questi, spiccano:
- Tutela del consumatore: Il regolamento mira a garantire che i prodotti commercializzati nell’UE siano salubri e rispettanti delle normative, evitando pratiche scorrette che possano compromettere la salute e la fiducia del consumatore.
- Sostenibilità ambientale: Allineandosi alla strategia “Dal produttore al consumatore”, l’atto promuove la riduzione degli sprechi alimentari e incoraggia l’utilizzo di prodotti non conformi per scopi alternativi, come la trasformazione.
- Competitività del mercato: L’armonizzazione delle norme elimina barriere commerciali tra gli Stati membri, favorendo la libera circolazione dei prodotti e garantendo condizioni di concorrenza eque.
- Riduzione delle frodi: L’indicazione obbligatoria dell’origine dei prodotti contrasta le frodi alimentari, assicurando maggiore trasparenza lungo tutta la filiera.
L’introduzione dell’obbligo di dichiarazione d’origine dei prodotti del settore ortofrutticolo da parte del Regolamento Delegato UE 2023/2429 risponde a queste criticità, garantendo maggiore trasparenza, tracciabilità e equità nel mercato alimentare.
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Perché è importante il Regolamento Delegato UE 2429
La necessità di norme aggiornate nasce dalla pressione di numerosi fattori economici, sociali e ambientali. Tra questi, spiccano:
- Tutela del consumatore: Il regolamento mira a garantire che i prodotti commercializzati nell’UE siano salubri e rispettanti delle normative, evitando pratiche scorrette che possano compromettere la salute e la fiducia del consumatore.
- Sostenibilità ambientale: Allineandosi alla strategia “Dal produttore al consumatore”, l’atto promuove la riduzione degli sprechi alimentari e incoraggia l’utilizzo di prodotti non conformi per scopi alternativi, come la trasformazione.
- Competitività del mercato: L’armonizzazione delle norme elimina barriere commerciali tra gli Stati membri, favorendo la libera circolazione dei prodotti e garantendo condizioni di concorrenza eque.
- Riduzione delle frodi: L’indicazione obbligatoria dell’origine dei prodotti contrasta le frodi alimentari, assicurando maggiore trasparenza lungo tutta la filiera.
L’introduzione dell’obbligo di dichiarazione d’origine da parte del Regolamento Delegato UE 2023/2429 risponde a queste criticità, garantendo maggiore trasparenza, tracciabilità e equità nel mercato alimentare.
A cosa si applica il Regolamento Delegato (UE) 2023/2429
Il regolamento si applica a settori e prodotti specifici, definiti nell’articolo 1:
- Ortofrutticoli freschi: Prodotti destinati alla vendita al consumatore come freschi, inclusi quelli soggetti a operazioni semplici come essiccazione e maturazione.
- Prodotti trasformati: Frutta secca e alcune categorie di prodotti elaborati.
- Banane: Sia verdi sia mature, incluse le varietà specifiche prodotte in regioni dell’UE con condizioni climatiche particolari.
Questi prodotti devono rispettare norme di commercializzazione generali e specifiche, come indicato negli allegati del regolamento. Ad esempio, l’Articolo 2 stabilisce le caratteristiche minime per gli ortofrutticoli, tra cui la necessità di essere interi, sani, puliti e privi di sostanze estranee.
L’Articolo 3 prevede l’obbligo di indicare il paese d’origine anche per prodotti trasformati, come frutta secca e banane mature. Inoltre, vengono introdotte deroghe per prodotti locali, destinati alla trasformazione o alla donazione, per ridurre gli oneri amministrativi e garantire la sostenibilità delle pratiche.
Regolamento Delegato (UE) 2023/2429: Novità introdotte
Tra le innovazioni più significative si evidenziano:
- Norme di commercializzazione aggiornate: Il regolamento abroga precedenti atti normativi, come il Regolamento (CE) n. 1666/1999, e introduce disposizioni allineate agli standard UNECE e Codex Alimentarius, assicurando maggiore uniformità.
- Indicazione obbligatoria dell’origine: Diventa essenziale specificare il paese d’origine per una vasta gamma di prodotti, garantendo chiarezza e trasparenza per i consumatori. L’Articolo 6 stabilisce che queste indicazioni devono essere leggibili e visibili sia sugli imballaggi che nei documenti di trasporto.
- Misure per ridurre gli sprechi: I prodotti che non rispettano gli standard qualitativi possono essere destinati alla trasformazione, evitando così lo spreco di risorse. L’Articolo 5 dettaglia le esenzioni per prodotti destinati alla trasformazione industriale o alla donazione.
- Flessibilità per le banane: La normativa consente la commercializzazione di varietà locali che non rispettano pienamente i requisiti di lunghezza minima, tenendo conto delle peculiarità climatiche di alcune regioni dell’UE.
- Digitalizzazione delle informazioni: Le vendite a distanza devono fornire al consumatore tutte le informazioni necessarie, compreso il paese di origine, prima della conclusione dell’acquisto. Questa disposizione è descritta nell’Articolo 7.
Quando entrerà in vigore il Regolamento Delegato (UE) 2023/2429?
Il regolamento, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’UE il 3 novembre 2023, entrerà pienamente in vigore a partire dal 1° gennaio 2025. Questo periodo di transizione consente agli operatori e alle amministrazioni nazionali di adeguarsi alle nuove disposizioni.
Un’eccezione è rappresentata dall’articolo 5, paragrafo 1, lettera c), relativo ai prodotti destinati alla donazione, che è già applicabile dalla data di pubblicazione.
Regolamento Delegato (UE) 2023/2429: Gli obblighi per le aziende
Per le imprese coinvolte nei settori interessati, il regolamento introduce nuovi requisiti e responsabilità:
- Conformità alle norme di commercializzazione: Le aziende devono garantire che i prodotti rispettino i requisiti qualitativi minimi e siano etichettati correttamente. Ad esempio, l’Articolo 4 elenca specifiche norme di commercializzazione per prodotti come mele, pere e pomodori.
- Trasparenza lungo la filiera: I documenti di accompagnamento devono includere informazioni dettagliate sull’origine, la categoria e il tipo commerciale dei prodotti, come stabilito nell’Articolo 8.
- Adozione di pratiche sostenibili: Gli operatori sono incoraggiati a destinare i prodotti non conformi alla trasformazione o alla donazione, riducendo così gli sprechi.
- Etichettatura chiara e leggibile: Le indicazioni esterne sugli imballaggi devono rispettare criteri di visibilità e leggibilità, evitando termini ingannevoli come “supreme” o “premium”, come specificato nell’Articolo 6.
- Preparazione al periodo di transizione: Le aziende devono pianificare l’adeguamento ai nuovi requisiti entro il termine stabilito, integrando le modifiche nei propri processi.
Il Regolamento Delegato (UE) 2023/2429 rappresenta un passo avanti per garantire la sicurezza, la qualità e la trasparenza nei settori ortofrutticoli e alimentari dell’Unione Europea. Le aziende sono chiamate ad abbracciare queste novità, sfruttando l’opportunità di migliorare la propria competitività e contribuire a un sistema alimentare più equo e sostenibile.
Per approfondire, si consiglia la consultazione integrale del testo normativo, disponibile sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE.