La sostenibilità ambientale sociale ed economica, sono fattori di cui comunemente sentiamo parlare. Il termine sostenibilità fa subito pensare alla tutela dell’ambiente, alla salvaguardia degli ecosistemi.
In realtà, il concetto di sostenibilità è legato a 3 pilastri: sostenibilità ambientale sociale ed economica.
Sostenibilità: cos’è?
La definizione universalmente riconosciuta di sostenibilità, contenuta nel Rapporto Brundtland “Our Common Future” elaborato dalla Commissione mondiale sull’ambiente e lo sviluppo, risale al 1987:
“Lo sviluppo sostenibile è quello sviluppo che consente alla generazione presente di soddisfare i propri bisogni senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri”.
Con questa definizione il concetto di sostenibilità si è ampliato includendo anche la dimensione sociale ed economica.
Tra i vari sforzi per l’ambiente da parte della comunità internazionale, troviamo l’Accordo di Parigi sul clima, la Strategia dell’Unione Europea per lo sviluppo sostenibile adottato a Göteborg (Svezia) nel 2011 ed il più recente documento strategico Green Deal per l’Europa della Presidente della Commissione UE Ursula von der Leyen pubblicato l’11 dicembre 2019.
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Sostenibilità ambientale sociale ed economica: differenze
La sostenibilità ambientale si riferisce alla tutela dell’ecosistema: mira a garantire la disponibilità, qualità e rinnovamento delle risorse naturali.
Il focus della sostenibilità sociale è la capacità di assicurare un’equa distribuzione delle condizioni di benessere umano: punta alla qualità della vita, alla sicurezza ed ai servizi per i cittadini.
La sostenibilità economica assicura efficienza economica e reddito per le imprese. Corrisponde alla capacità di un sistema economico di produrre reddito e lavoro nel lungo periodo.
Sono queste le differenze tra sostenibilità ambientale, sociale ed economica, seppure facciano parte di un unico piano di sostenibilità.
Tutela ambientale, coesione sociale e crescita e parità economica dovranno andare di pari passo. Lo sviluppo industriale ed il capitalismo hanno generato gravi danni ambientali e povertà sociale.
Lo sviluppo sostenibile deve soddisfare i bisogni attuali senza peraltro compromettere i bisogni delle generazioni future.
Ambiente (environment), economia (economics) ed equità sociale (equity) – che insieme costituiscono la regola delle 3 E – sono indissolubilmente legati tra loro. Devono trovare un equilibrio, altrimenti lo sviluppo eccessivo di un settore potrebbe determinare il decadimento di un altro.
Lo sviluppo dell’economia deve rispettare le risorse ambientali e, allo stesso tempo, ridurre al minimo le disuguaglianze sociali e la povertà.
Agenda 2030 dell’ONU per lo sviluppo sostenibile
L’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, sottoscritta il 25 settembre 2015 da 193 Paesi dell’ONU (Italia inclusa), è un piano d’azione che definisce ben 17 obiettivi di sviluppo sostenibile da perseguire entro il 2030.
Rappresenta una novità: per la prima volta, la tematica della sostenibilità è stata affrontata non solo a livello ambientale ma anche sociale ed economico in una visione integrata.
L’Agenda 2030 ha lanciato una sfida ammettendo che le 3 dimensioni dello sviluppo sostenibile (economica, ambientale e sociale) sono strettamente correlate tra loro.
Nessuno dei 3 elementi può essere considerato singolarmente, bensì come parte di un approccio sistemico. Lo sviluppo sostenibile può essere raggiunto soltanto attraverso la crescita integrata di tutti e 3 gli elementi.
L’Agenda 2030 si basa sulle 5 P: pianeta, persone, partnership, prosperità, pace. Ogni Paese deve contribuire allo sviluppo sostenibile attraverso una propria strategia nazionale. All’interno di ogni Paese, è necessario coinvolgere tutte le componenti sociali: imprese, settore pubblico, società civile, università, ecc.
Periodicamente, in base a determinati indicatori e parametri, ciascun Paese viene valutato dall’ONU nonché dalle opinioni pubbliche nazionali ed internazionali.
Consulenza sostenibilità: i nostri servizi
Tutti siamo coinvolti nello sviluppo sostenibile, privati ed imprese. Ne siamo responsabili a cominciare dal nostro stile di vita.
Anche tu, con la tua organizzazione, dovresti implementare una norma di certificazione per la sostenibilità ambientale sociale ed economica. Il primo step è analizzare e valutare gli impatti e la realtà della tua azienda: è da qui che inizia il cambiamento in vista dello sviluppo sostenibile.
Sistemi & Consulenze può assisterti in questo processo con servizi di mirati di consulenza sostenibilità ambientale sociale ed economica, tramite l’implementazione di sistemi che saranno fondamento delle tue strategie.
Le norme e standard di riferimento per la certificazione ambientale sociale ed economica che possono aiutare la tua organizzazione in questo processo:
- Certificazioni ambientali:
- ISO 14001 (Sistema di gestione ambientale);
- Sistema di ecogestione comunitario EMAS;
- ISO 50001 (Sistema di gestione energia);
- Standard di valutazione impronta ambientale;
- Certificazione ecolabel;
- Made Green in Italy.
- Certificazione area sociale:
- Certificazioni trasversali per la sostenibilità ambientale sociale ed economica:
- Global GAP;
- MSC ASC;
- Friend Of The Sea;
- Friend Of The Earth;
- Vari norme e standard nazionali di produzione aziendale, come per esempio SNQZ, e Equalitas e Viva;
- GMP+;
- ISCC;
- FSSC 24000.
Le norme e gli standard sopra visti saranno un ottimo strumento per guidare la tua organizzazione nel processo di miglioramento sostenibile aziendale, così, come le politiche inerenti agli sviluppi delle filiere corte.